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Osservatorio Settimanale

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WEBMASTER: Roberto RAPACCINI

31 dic 2012

2. BREVI CENNI STORICI – 1. Dal Trattato di Parigi all’Atto Unico Europeo

L’idea dell’unione dei Paesi europei fu originariamente concepita dopo la Prima Guerra Mondiale anche per favorire la fine dei contrasti politici ed economici, che furono tra le cause che determinarono la Seconda Guerra Mondiale. Il primo passo in questa direzione fu nel 1951 (18 aprile) la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) con il Trattato di Parigi (clikka qui), su iniziativa di Jean Monnet e di Robert Schuman. Il Trattato fu stipulato fra Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi; aveva lo scopo di gestire con linee comuni la produzione delle risorse carbo-siderurgiche. Negli anni Cinquanta era pienamente in atto la cosiddetta ‘Guerra Fredda’ tra Est ed Ovest.  Nel ’56 vennero duramente represse dai carri armati sovietici le proteste di piazza in Ungheria contro il regime comunista; nel ’57 l’Unione Sovietica conquistò il primato nell’esplorazione dello spazio con il lancio in orbita del primo satellite, lo Sputnik. Nello stesso anno (1957) il Trattato di Roma, concluso fra i sei Paesi fondatori della CECA,  istitui la CEE (clikka qui), la Comunità Economica Europea, che nella pratica istituiva il ‘Mercato Comune’, ovvero una zona nel cui ambito merci, servizi, persone e capitali avrebbero potuto circolare liberamente. Veniva così creata un’area economica unificata, con condizioni paritarie di libera concorrenza tra le imprese, stabilendo inoltre omogenee condizioni di scambio di prodotti e servizi. In concreto non trovano più applicazione nei reciproci scambi i dazi doganali,  ovvero quelle imposte che colpiscono le merci al momento del loro passaggio da uno Stato all'altro. Oltre al Trattato istitutivo della CEE a Roma venne firmato quello che relativo alla nascita  della Comunità Europea dell'Energia Atomica (clicca qui), concepito per coordinare i programmi di ricerca  e le iniziative degli Stati allo scopo di promuovere un uso pacifico dell’energia nucleare. I Trattati di Roma avevano creato fra i sei Stati fondatori una comunità di escusivo contenuto economico. Quest’area si allargò con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda, e del Regno Unito nel 1973. Nel 1979 venne eletto per la prima volta a suffragio universale il Parlamento Europeo. Il Parlamento Europeo nacque con sede a Strasburgo nel 1951 come assemblea comune dei Paesi della CECA. Allora aveva 78 membri indicati dai governi dei sei Stati membri, previa consultazione dei rispettivi parlamenti nazionali. Dopo i Trattati di Roma l’assemblea venne allargata a 142 membri, individuati con le medesime modalità. Nel 1962 l’assemblea acquisì ufficialmente il nome di Parlamento Europeo e, con l’entrata della Danimarca, il Regno Unito e l’Irlanda, il numero dei parlamentari fu elevato a 198 membri. Nel 1981 la Grecia diventò il decimo Stato membro della CEE, mentre il Portogallo e la Spagna aderirono  nel 1986. Nel 1986 venne firmato a Lussemburgo l’Atto Unico Europeo (clikka qui), finalizzato a calibrare i meccanismi di funzionamento del mercato comune, procedendo altresì anche ad una revisione dei Trattati di Roma. La comunità europea, integrata da nove Stati, aveva ancora soltanto contenuto economico. ROBERTO RAPACCINI
 
I Trattati in Reteclikka qui