L'Unione Europea non è una
federazione come gli Stati Uniti, né un semplice organismo, creato a seguito di
un accordo internazionale fra Stati (come, ad es. l'ONU), ma un’istituzione
unica nel suo genere. I Paesi che costituiscono l'Unione Europea (gli ‘Stati
membri’), attraverso la loro adesione si autolimitano rinunciando ad una parte
delle loro sovranità, e riconoscono - entro determinate materie - la competenza
concorrente o esclusiva degli organi di un’istituzione superiore - l'Unione
Europea - secondo quanto stabilito dai Trattati; acquisiscono così un rafforzamento della loro influenza a
livello geopolitico, ovvero un maggiore potere economico e politico a
livello mondiale. Nella pratica, gli Stati mettono insieme le loro
sovranità e delegano alcuni dei loro poteri decisionali ad organi comuni sovra ordinati,
in modo che le decisioni su specifiche questioni di interesse comune possano essere
prese con procedimenti positivamente disciplinati. Il processo decisionale
dell'Unione Europea che si articola secondo diversificate modalità, in
generale coinvolge la partecipazione
delle tre principali realtà istituzionali europee:
· il Parlamento Europeo (www.europarl.europa.eu), che è un’assemblea che rappresenta tutti i cittadini comunitari, che
direttamente ne eleggono i membri;
· il Consiglio dell'Unione Europea (www.consilium.europa.eu), composto da un
rappresentante a livello ministeriale di ciascuno Stato membro, scelto in
funzione della materia oggetto di trattazione,
che abbia il potere di impegnare il proprio governo;
·
la Commissione Europea (http://ec.europa.eu/index_it.htm), che ha il compito di difendere gli interessi generali dell'Unione. È
l’organo esecutivo dell’Unione Europea. ROBERTO RAPACCINI